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Il volontariato ai tempi del Covid-19

Fin da piccola ho sempre amato gli animali. Crescendo ho capito che non basta dirlo, ma serve impegnarsi concretamente.
Per questa ragione, collaboro con varie associazioni animaliste. Sono stata volontaria attiva all’interno del canile-rifugio presente nel mio comune (Monterotondo) e, tutt’ora, collaboro con la LAMBS, l’associazione che lo gestisce.
Nel 2016, dopo il terribile terremoto del centro Italia, insieme al mio ragazzo, sono stata ad Amatrice in quanto volontaria di Animalisti Italiani. Un’esperienza emotivamente intensa, ma che mi ha anche arricchito tanto.
Mi è entrata nel cuore Amatrice.
Qualsiasi immagine o video non è minimamente paragonabile a ciò che ho visto con i miei occhi.
Non dimenticherò mai la dignità e la forza dei suoi abitanti, con i loro sorrisi e gli abbracci.
Gli abbracci, già…. la cosa che più mi manca in questo periodo. Vi racconto, quindi, com’è il volontariato ora, ai tempi del Coronavirus.
In questo periodo di grave emergenza nessuno deve rimanere indietro, neanche gli animali.
Il comune di Monterotondo, oltre a stilare una lista di suggerimenti, ha realizzato una rete di collaborazioni per dare un aiuto alle persone che hanno in casa amici a 4 zampe e non possono occuparsi delle loro passeggiate, poiché sono persone anziane a cui è sconsigliato uscire di casa, oppure sono in quarantena o in isolamento preventivo, immunodepresse o risultate positive.
Ho subito aderito con entusiasmo, perché è bello rendersi utile. Fa piacere sapere che un piccolo gesto può aiutare qualcun altro!
Il mio primo intervento è stato per B., un cagnolino simpaticissimo, un po’ timido e diffidente con le persone che non conosce.
Solitamente chi si occupa di passeggiate con un cane fa prima degli incontri conoscitivi con la famiglia che fa richiesta di questo servizio; questi incontri sono utili sia per instaurare un rapporto di fiducia con i proprietari dell’animale, ma soprattutto servono a far abituare il cane alla nostra presenza e farlo, quindi, poi uscire tranquillamente con qualcuno a cui lui non è abituato.
Ai tempi del Covid-19, che ci ha costretti al distanziamento fisico, tutto ciò non è possibile.
La prima passeggiata, per questa ragione, non è stata semplicissima, poiché a B. sono venuti a mancare i suoi punti di riferimento. Si è trovato da solo con un’estranea, non mi aveva mai visto prima, per giunta tutta coperta con guanti e mascherina.
Appena mi ha visto ha, ovviamente, iniziato ad abbaiare. Per cercare di metterlo a suo agio, ho usato tutte le “tattiche” che conosco per conquistare, con metodi gentili, la sua fiducia.
La passeggiata è durata poco, poiché avvertivo il disagio di B.. Non l’ho voluto forzare troppo, per non traumatizzarlo. Abbiamo fatto un vero e proprio “giro pipì” e l’ho riportato subito a casa.
Dal passaggio successivo ho notato già un piccolo miglioramento e, man mano, ha iniziato sempre più a fidarsi di me!
E questa è stata sicuramente la soddisfazione più grande.
Un cane che ti fa le feste ed è amichevole con tutti è sempre bellissimo da incontare, ma conquistare la fiducia di un cane diffidente è stupendo!
Mi ha fatto piacere farci amicizia, così come è stato bello conoscere la sua famiglia. Si vede che amano tantissimo B., che lo trattano da membro della famiglia, come è giusto che sia. Tutti gli animali dovrebbero avere il diritto di essere amati in questo modo.
Sono molto contenta che il mio Comune abbia avviato questo progetto.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra il nostro sindaco, l’Assessorato al Benessere Animale, l’associazione LAMBS, Lega Animalista che gestisce il canile-rifugio sul territorio, la LAV, tutti i volontari che hanno contribuito al progetto, la Protezione Civile e Ambientale di Monterotondo:

Tata Mariella (LCDS Roma)

Link al progetto:

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