L’amore dei gatti, quello con la A maiuscola: la storia di Micia

Dicono dei Gatti che….

Dicono che i gatti siano autonomi, indipendenti.
Dicono che non abbiano bisogno della vicinanza del loro umano, che si affezionino al luogo e non al padrone, che non siano affettuosi.
Non è vero!
Sanno amare, e molto… nel loro modo “felino”!

Otto anni fa decisi di adottarti. Mi ricordo il giorno che venni a conoscere la tua famiglia.
La tua mamma era molto bella, tutta bianca.
Avevi tre fratellini, ma tu attirasti la mia attenzione nel gruppo di voi cucciolini. Ti distinguevi dai tuoi fratellini, sembravi la più bisognosa fra tutti, un po’ più sonnolenta e un po’ malferma sulle zampette.
Mi dissero che i tuoi fratellini erano stati tutti adottati, mentre tu mi guardavi un po’ assonnata.
È così che mi conquistasti, 8 anni fa!
Ti portai a casa in un piccolo trasportino, piccolo proprio come te… eri tutta bianca, come la tua mamma.
Avevo messo una rete protettiva sul terrazzo, per farti uscire senza pericoli.
Ti piaceva tuffarti sempre nel grosso vaso della pianta della menta e rientravi in casa profumatissima, portandomi molti regalini, trovati sulla terrazza: piccoli insetti con i quali avevi guerreggiato a lungo, piccole prede rinsecchite, code di gechi che ti erano sfuggiti… e così dimostrarvi che mi consideravi tua, la tua famiglia e io ti ho sempre lodato e ringraziato per farti capire che ho sempre apprezzato i tuoi regali.
Avevi preso l’abitudine di arrivare miagolando di corsa sulla mia pancia e dopo aver “impastato” un po’ ti addormentavi sul mio collo, mi regalavi tante fusa, il tuo corpicino caldo mi regalava tanta tenerezza e mi sentivo coccolata da te, tanto che alla fine mi addormentavo anch’io. Oggi sei una bella gattona, non più tutta bianca: una parte del tuo manto è divenuto tigrato, probabilmente per il passaggio di qualche gattone incontrato dalla tua mamma bianca.
Sei cresciuta, mi hai regalato e continui a regalarmi tanto amore. Non potrei mai fare a meno di te….
È vero, se decidi di stare per conto tuo non bisogna disturbarti, ma…
se cambio stanza tu mi segui e ti metti vicino a me! Magari a debita distanza ma non mi lasci mai sola.
Continui a dormire sul mio collo, anche se adesso mi muovo male se mi sei addosso, perché sei proprio diventata grande, una gattona stupenda, ma averti vicino è sempre una gioia.
A volte, mentre lavoro da casa o scrivo, e tu sei vicino al PC sulla scrivania, ti sorprendo a fissarmi come se volessi capire tanto di quei comportamenti umani che forse ti sfuggono.
Io cerco sempre di farmi un po’ felina per diminuire questo spazio di differenza che c’è tra noi, ma che lascia comunque passare tanto amore!
Perché i gatti sanno amare e tanto!

Tata Gigliola

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